Il Prunus in Molise

Dal Prunus spinosa Tringo al liquore Prunella Elisir

I molisani conoscono da generazioni le proprietà benefiche delle sue foglie e dei suoi frutti dal colore blu.

Prunella Elisir

Saporicentroitalia ha prodotto un liquore: Prunella Elisir, liquore da meditazione, tonico generale e antidepressivo, da degustare fresco. Prodotto con bacche di Prunus spinosa Trigno,  raccolte a mano in zone incontaminate del Molise, estratto di frutta secca, ricco di aminoacidi, vino fermo ricco di sali minerali e vitamine, alcol, acqua, zucchero, altri aromi naturali e piccoli segreti del produttore, ne fanno un prodotto inimitabile appunto la Prunella Elisir. E’ ideale per allietare i pomeriggi o i fine pasto, si accompagna felicemente con cioccolato e biscotti secchi a base di mandorle, nocciole, vino e miele. Con il prodotto  si può creare addirittura il cocktail fresco ed estivo – il Prunus Drink - vedi la pagina cocktail.

Dalla rete internet

 I molisani conoscono da generazioni le proprietà benefiche delle sue foglie e dei suoi frutti dal colore blu, tanto da utilizzarli per farci un liquore, il trignolino, o in aggiunta al tabacco della pipa. Uno studio scientifico condotto dall'Istituto superiore di sanità (Iss) dimostra che il Prunus spinosa trigno - un arbusto spinoso che cresce in particolare proprio in Molise, nelle aree più incontaminate della Regione - ha un importante effetto antitumorale: il suo estratto, addizionato con una particolare miscela di aminoacidi, si è infatti dimostrato in grado di uccidere il 70-78% delle cellule tumorali utilizzate per i test in vitro e di inibirne la proliferazione.
  A illustrare le potenzialità della 'pianta molisana' è la ricercatrice Iss Stefania Meschini, autrice dello studio in via di pubblicazione su riviste scientifiche, in occasione del IV Congresso internazionale di Medicina biointegrata : ''Il prunus - spiega - è ricco di antiossidanti e può contrastare la capacità di proliferazione delle cellule tumorali. Nella sperimentazione in laboratorio, abbiamo trattato con l'estratto della pianta cellule cancerose di pazienti affetti da cancro a colon, polmone e cervice uterina. Abbiamo quindi osservato che, da solo, l'estratto non aveva effetti, ma addizionato ad un particolare complesso a base di aminoacidi, minerali e vitamine, denominato Can, è stato in grado di ridurre la sopravvivenza delle cellule tumorali ed ha portato a distruzione tra il 70 e il 78% delle cellule cancerose nell'arco di 24 ore''. Il passo successivo, sottolinea la ricercatrice, ''sarà passare alla fase dei test su animali, con l'obiettivo di arrivare, nell'arco di qualche anno, alla produzione di un nuovo farmaco antitumorale''…